ANIMALS
IL CONCEPT ALBUM DI DENUNCIA SOCIALE DEI PINK FLOYD

Scopri Animals dei Pink Floyd: significato, storia e analisi dei brani dell’album che critica la società attraverso metafore animali. Approfondisci curiosità, simboli e impatto culturale di uno dei dischi più discussi e attuali della discografia dei Pink Floyd.

David Gilmour Pink Floyd

Animals: la satira sociale dei Pink Floyd




Pubblicato nel gennaio 1977, Animals è uno degli album più potenti e provocatori dei Pink Floyd. In un’epoca segnata da forti tensioni sociali e politiche, la band abbandona le atmosfere cosmiche dei dischi precedenti per lanciarsi in una feroce critica della società contemporanea, prendendo ispirazione da “La fattoria degli animali” di George Orwell. Il risultato è un concept album cupo, graffiante e attuale, che fonde rock progressivo, denuncia sociale e una narrazione simbolica incentrata sugli animali come allegorie dei diversi strati della società.


Il disco esce in un periodo di profonda trasformazione per il Regno Unito: scioperi, crisi economica, lotte sindacali e crescente sfiducia nelle istituzioni. I Pink Floyd traducono tutto questo in musica, creando una delle opere più impegnate e politiche della loro carriera. Animals rappresenta una svolta stilistica e concettuale: meno effetti speciali, strutture più lineari e un suono più diretto e aggressivo, guidato dalla chitarra di David Gilmour e dai testi taglienti di Roger Waters.



La genesi e il concept di Animals


La creazione di Animals avviene in un periodo di grande fermento creativo per i Pink Floyd. Dopo il successo planetario di The Dark Side of the Moon e Wish You Were Here, la band decide di cambiare direzione, affrontando in modo ancora più esplicito e crudo i problemi della società moderna. L’idea di base nasce da Roger Waters, che si ispira all’allegoria di George Orwell per suddividere la società in tre categorie animali: cani, maiali e pecore.


A differenza degli album precedenti, Animals si presenta con una struttura più lineare e pochi, lunghi brani. I testi, scritti quasi interamente da Waters, sono un attacco diretto alle dinamiche di potere, all’avidità, al conformismo e all’ipocrisia della società britannica degli anni ’70. Le chitarre di David Gilmour, più aggressive e protagoniste, danno al disco un sound duro, quasi da proto-punk, senza però perdere la raffinatezza degli arrangiamenti tipica dei Pink Floyd.


La copertina, divenuta iconica, raffigura la centrale elettrica di Battersea a Londra, sovrastata da un enorme maiale gonfiabile. Questo simbolo diventerà una delle immagini più celebri della band, usata in concerti e manifesti come emblema della critica ai “potenti” e alla manipolazione sociale.



Track by track: il bestiario sociale dei Pink Floyd

Animals è composto da cinque tracce, di cui tre suite principali e due brevi canzoni che aprono e chiudono il disco. Ogni brano rappresenta un diverso tipo di animale, simbolo delle varie categorie sociali secondo la visione di Roger Waters.


Pigs on the Wing (Part 1)


Il disco si apre con Pigs on the Wing (Part 1), una ballata acustica dolce e malinconica, interpretata da Roger Waters. Questo breve brano funge da prologo e cornice all’album, introducendo il tema dell’alienazione e della ricerca di empatia in un mondo dominato dalla disillusione. Il testo parla della necessità di trovare un legame umano autentico, in contrasto con la freddezza e la competizione che caratterizzano il resto dell’opera.


Dogs


Dogs è la suite più lunga dell’album e uno dei vertici musicali dei Pink Floyd. Il brano, scritto da Waters e Gilmour, rappresenta la classe dirigente e gli arrivisti della società, descritti come cani predatori, freddi, calcolatori e spietati. La musica si sviluppa in oltre 17 minuti, con cambi di atmosfera, assoli di chitarra memorabili e una sezione centrale dominata da sintetizzatori che evocano un senso di smarrimento e alienazione. Il testo è una critica feroce all’individualismo e all’avidità, sottolineando la solitudine che attende chi vive solo per il successo e il potere.


Pigs (Three Different Ones)


Il terzo brano, Pigs (Three Different Ones), prende di mira l’ipocrisia e la corruzione dei potenti, simboleggiati dai “maiali”. Roger Waters attacca direttamente personaggi pubblici e figure di spicco della società britannica, denunciandone l’arroganza, la manipolazione e il cinismo. Musicalmente, la canzone è caratterizzata da un groove lento e minaccioso, con la chitarra “talk box” di Gilmour che imita il grugnito dei maiali. La rabbia e il sarcasmo del testo rendono il pezzo uno dei più taglienti e corrosivi dell’intera discografia floydiana.


Sheep


Sheep rappresenta le masse, dipinte come pecore docili e inconsapevoli, facilmente manipolabili dai poteri forti. Il brano inizia in modo pacato, con tastiere fluttuanti, ma si trasforma progressivamente in un crescendo di rabbia e ribellione. Il testo, ironico e spietato, descrive la rivolta delle pecore contro i loro oppressori, in un finale surreale e inquietante. La musica alterna momenti di quiete a esplosioni di energia, rispecchiando la tensione e l’ambiguità del tema trattato.


Pigs on the Wing (Part 2)


L’album si chiude con Pigs on the Wing (Part 2), che riprende il tema iniziale e offre una nota di speranza. Dopo le dure critiche sociali delle tracce centrali, Waters torna a cantare la possibilità di costruire rapporti umani autentici come unico antidoto all’alienazione. È un epilogo delicato e malinconico, che lascia aperta la porta al cambiamento e alla solidarietà tra individui.


Impatto culturale e ricezione critica di Animals


Animals segna una svolta nella carriera dei Pink Floyd, sia per i temi affrontati sia per il sound più crudo e diretto. All’epoca della pubblicazione, il disco fu accolto con entusiasmo dai fan ma divise la critica: alcuni lodarono la profondità dei testi e il coraggio della band nel cambiare stile, altri lo considerarono troppo oscuro e pessimista. Con il tempo, Animals è stato riscoperto e rivalutato come uno degli album più attuali e profetici della discografia floydiana, capace di parlare alle inquietudini della società contemporanea anche a distanza di decenni.


Il maiale gonfiabile usato sulla copertina è diventato un simbolo della band e della protesta contro il potere costituito. L’album ha influenzato numerosi artisti rock e alternative e rimane un punto di riferimento per chiunque voglia comprendere la fusione tra musica e impegno sociale.


Curiosità e retroscena


- Durante il famoso photoshoot per la copertina, il maiale gonfiabile sfuggì ai controlli e volò via, atterrando diversi chilometri più lontano e finendo sulle prime pagine dei giornali.
- La Battersea Power Station, icona dell’album, è stata restaurata ed è oggi uno dei luoghi più fotografati di Londra.
- “Sheep” era originariamente una composizione chiamata “Raving and Drooling”, suonata nei live già dal 1974.
- Alcuni testi e temi affrontati in Animals anticipano le atmosfere e le idee che Waters svilupperà in The Wall.
- L’album è stato eseguito per intero solo in rare occasioni dal vivo, principalmente nei tour solisti di Roger Waters.

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Conclusione


Animals è un’opera potente, attuale e coraggiosa, che ha saputo trasformare la musica in strumento di denuncia e riflessione sociale. Ancora oggi, ascoltare questo album significa interrogarsi sui meccanismi del potere, sulle dinamiche di gruppo e sulla possibilità di cambiare le cose attraverso l’empatia e la consapevolezza. La forza visionaria dei Pink Floyd continua a ispirare nuove generazioni, confermando Animals come uno dei vertici della loro produzione artistica.